La datazione degli inchiostri è un’analisi biochimica da eseguirsi in un laboratorio specializzato ad opera di un chimico esperto al fine di ottenere informazioni, processualmente utili, sulla datazione di uno scritto o parte di esso e sull’eventuale contraffazione totale o parziale del documento oggetto di attenzione. Risalire al periodo temporale in cui lo scritto è stato eseguito richiede una procedura molto particolare e l’utilizzo di tecniche di laboratorio e strumentazioni molto sofisticate. Un inchiostro infatti, dal momento della deposizione sul supporto, subisce una serie di processi di invecchiamento (evaporazione del solvente, polimerizzazione resinosa, l’ossidazione dei componenti cromatici) che ne riducono la solubilità in solventi individuati e testati ad hoc. Sul lungo periodo, la contestualità/datazione di un documento sospetto può essere effettuata accertando la natura dei pigmenti utilizzati nella formulazione degli inchiostri impiegati nel mezzo scrittorio.
In molti casi risulta utile anche analizzare e stabilire la datazione della carta di supporto dello scritto al fine di accertarne la congruità temporale con quella degli inchiostri.
Sebbene l’analisi degli inchiostri sia un procedimento utile non è sempre praticabile per avere informazioni scriminanti.